Perché le aziende dovrebbero riprendere il controllo della propria capacità IT

In tutta Europa cresce la pressione sulle infrastrutture. Le reti elettriche sono sovraccariche, le dipendenze digitali aumentano e la disponibilità di servizi IT critici è sempre più messa a rischio. Un recente esempio nei Paesi Bassi illustra chiaramente questa tendenza: ad Almere, un data center commerciale ha ricevuto priorità per il collegamento alla rete elettrica rispetto a un istituto di istruzione. Nonostante l’importanza sociale della Hogeschool Windesheim, il campus ha dovuto attendere, poiché il data center aveva presentato la richiesta prima.

Questa situazione si verifica nei Paesi Bassi, ma il problema è transfrontaliero. Congestione delle reti, problemi di fornitura e dipendenza da fornitori esterni sono sfide che affrontano anche le imprese in Germania, Belgio, Francia, Italia e altri paesi europei. Questo solleva domande fondamentali: quanto è resiliente la vostra organizzazione se dipende completamente da servizi IT esterni? E cosa succede se l’accesso ai sistemi Cloud o all’infrastruttura energetica non è temporaneamente disponibile?

La vulnerabilità dell’esternalizzazione totale

Negli ultimi anni molte aziende hanno optato per soluzioni cloud moderne, software-as-a-service (SaaS) e modelli in abbonamento. Queste soluzioni offrono comodità, scalabilità e spesso costi iniziali più bassi. Consentono un’implementazione rapida e sollevano le aziende dalla gestione di manutenzione, aggiornamenti e controllo. Tuttavia, dietro questi vantaggi si nasconde un rischio importante: la perdita di controllo diretto sui processi digitali fondamentali.

Quando l’intera operatività aziendale dipende da software basati su Cloud, si è in balia della disponibilità e delle prestazioni dei sistemi esterni. Si è vincolati alle condizioni imposte dal fornitore, e modifiche a modelli di prezzo, livelli di accesso o funzionalità possono essere applicate unilateralmente. In caso di guasti, problemi di rete o limitazioni infrastrutturali, ciò può portare a gravi interruzioni nei processi aziendali. Esempi frequenti includono congestione della rete o carenze di energia.

L’esempio già menzionato di Almere sottolinea come l’accesso alle risorse digitali e all’infrastruttura energetica non possa essere dato per scontato. Se un’istituzione educativa non riceve energia perché un data center ha fatto richiesta prima, è evidente quanto possa essere fragile la scala delle priorità. Scenari simili non sono esclusivi dei Paesi Bassi ma possono verificarsi in tutta Europa. Le aziende che non hanno il controllo della propria infrastruttura IT rischiano di trovarsi impotenti.

Le conseguenze sono rilevanti: i processi aziendali si fermano, i dipendenti non possono svolgere il proprio lavoro e i servizi digitali si interrompono. Questo significa non solo perdita di fatturato, ma anche danni alla fiducia dei clienti, violazioni degli SLA e compromissione della reputazione aziendale. In settori come sanità, logistica o servizi finanziari, le conseguenze possono essere ancora più gravi a causa dei requisiti di continuità.

Esempi internazionali di vulnerabilità

La vulnerabilità derivante dalla totale dipendenza IT non è un problema solo olandese. Anche a livello internazionale, le organizzazioni si trovano sempre più spesso ad affrontare guasti e interruzioni che influiscono gravemente sulle attività. Con la crescente pressione sulle infrastrutture digitali e la dipendenza sempre maggiore da fornitori IT esterni, le interruzioni possono verificarsi rapidamente e su vasta scala, con gravi conseguenze. Tre esempi recenti del 2024 mostrano come organizzazioni in diversi settori e paesi stiano affrontando questa realtà:

  • Aggiornamento CrowdStrike causa blackout globale dei sistemi
    Il 19 luglio 2024, un aggiornamento difettoso del Falcon Sensor di CrowdStrike ha causato schermate blu e crash di sistema su milioni di dispositivi Windows in tutto il mondo. L’incidente ha provocato interruzioni in aeroporti, ospedali e banche, evidenziando i rischi legati alla dipendenza dalla sicurezza IT esterna ( Reuters).

  • Interruzione del servizio Cloud paralizza i servizi bancari
    Nel mese di ottobre 2024, un’interruzione di corrente in un data center di Google Cloud in Europa ha causato l’interruzione dei servizi bancari per diverse ore. I portali per i clienti e l’elaborazione dei pagamenti sono rimasti inaccessibili, generando forte frustrazione tra gli utenti ( Google Cloud Status).

  • Errore software blocca la produzione di un produttore automobilistico
    In agosto 2024, un bug software presso un costruttore automobilistico francese ha causato il blocco delle linee di assemblaggio, provocando milioni di euro di danni ( Electrive).

Il valore dell’IT gestito internamente

Implementare un’infrastruttura IT interna non significa tornare a tecnologie obsolete. Significa ripensare in modo strategico alla proprietà, all’affidabilità e al controllo. Scegliendo l’acquisto una tantum di software e l’installazione locale di sistemi essenziali come Microsoft Office o Windows Server, si riduce la dipendenza da provider Cloud esterni e si diminuisce la vulnerabilità in caso di interruzioni.

Il software che funziona in modo autonomo continua a operare anche in presenza di problemi di rete o quando l’accesso al Cloud non è temporaneamente disponibile. Si è quindi meno dipendenti da circostanze esterne e si mantiene il controllo diretto sulla propria operatività aziendale. Questo rafforza la continuità e aumenta la resilienza dell’organizzazione contro cambiamenti improvvisi nelle infrastrutture digitali o fisiche.

I vantaggi dell’IT gestito internamente:

  • Maggiore controllo e indipendenza: si decide autonomamente quale software e infrastruttura utilizzare, senza essere vincolati da condizioni mutevoli o dalle priorità dei fornitori esterni.

  • Controllo dei costi: investendo in licenze perpetue si evitano costi mensili ricorrenti. Si dispone di una struttura dei costi prevedibile e si evitano sorprese nel budget, il che è vantaggioso per la pianificazione finanziaria.

  • Sicurezza: i dati sensibili restano all’interno del proprio ambiente, riducendo il rischio di violazioni tramite terzi. In questo modo è più facile soddisfare i requisiti interni di conformità e rispettare normative severe come il GDPR.

  • Disponibilità: i sistemi locali rimangono operativi anche in caso di problemi di rete, malfunzionamenti del Cloud o limitazioni delle infrastrutture esterne. Questo è particolarmente importante per le applicazioni critiche.

  • Personalizzazione: si possono adattare sistemi e software ai processi aziendali specifici, senza essere limitati dalla standardizzazione o dai vincoli delle piattaforme Cloud.

In un’epoca in cui l’accesso alle infrastrutture IT ed energetiche non è più illimitato né garantito, gestire l’IT internamente diventa una scelta strategica. È una scelta orientata alla continuità e alla resilienza futura della propria organizzazione. Investendo, ad esempio, in una soluzione locale come Windows Server 2025 tramite Softtrader, si rafforza questa autonomia e si riduce la dipendenza dai fornitori Cloud esterni.


Cosa considerare

Gestire l’IT internamente comporta anche impegni per l’organizzazione. È necessario investire in hardware, licenze e gestione tecnica. Questo significa anche assumersi la responsabilità di aggiornamenti, sicurezza, backup e manutenzione. Inoltre, la scalabilità è meno flessibile rispetto alle soluzioni Cloud, poiché richiede pianificazione, investimenti e talvolta espansione fisica.

È anche possibile che si benefici meno rapidamente delle nuove funzionalità, che nei servizi in abbonamento Cloud vengono distribuite automaticamente. Per questo motivo è importante valutare in anticipo: quale forma di IT si adatta meglio al vostro profilo di rischio, alla vostra struttura dei costi e al vostro bisogno di flessibilità?

Softtrader supporta le aziende nell’autonomia digitale

Softtrader aiuta le organizzazioni in tutta Europa a riprendere il controllo del proprio ambiente IT. Forniamo licenze volume ufficiali Microsoft che consentono di installare software completamente funzionali in locale, senza obblighi di abbonamento continuativi.

Le nostre soluzioni comprendono Office, Windows Server e altre applicazioni aziendali ampiamente utilizzate. Grazie a questo approccio, si mantiene il controllo su costi, disponibilità e infrastruttura. Ora che la pressione sulle infrastrutture e la dipendenza digitale stanno crescendo in tutta Europa, è saggio investire in soluzioni IT solide e autonome.

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