Windows Server 2025 è stabile e pronto per l’ambiente di produzione? | Recensione e consiglio

Microsoft ha reso disponibile commercialmente una nuova generazione di software server con Windows Server 2025. Per gli specialisti IT, la stabilità è il fattore principale nella scelta di una nuova versione server. In questo blog rispondiamo alla domanda: Windows Server 2025 è sufficientemente stabile da potersi fidare? Analizziamo i miglioramenti tecnici, segnaliamo i punti di attenzione e forniamo un consiglio pratico sull’utilizzo di questa versione nel vostro ambiente IT.

Cosa c’è di nuovo in Windows Server 2025?

Windows Server 2025 è una release Long-Term Servicing Channel (LTSC), orientata ai carichi di lavoro aziendali. Rispetto a Server 2022, questa versione introduce miglioramenti sostanziali nei componenti chiave come kernel, virtualizzazione, autenticazione e stack di rete.

  • La versione del kernel 10.0.25398 offre migliori prestazioni per carichi di lavoro multi-core grazie a una pianificazione dei thread ottimizzata e all’ottimizzazione NUMA. L’ottimizzazione NUMA si riferisce al processo in cui software e sistemi operativi ottimizzano l’accesso alla memoria e alla CPU su sistemi con architettura Non-Uniform Memory Access (NUMA).

  • Secured-Core Server 2.0 eleva gli standard di sicurezza con protezione contro gli attacchi firmware e la sicurezza basata sulla virtualizzazione abilitata per impostazione predefinita. Secured-Core Server 2.0 è la nuova generazione di standard di sicurezza Microsoft per Windows Server, progettata per fornire protezione avanzata contro attacchi firmware, rootkit e altre minacce moderne. È il successore del modello originale introdotto in Windows Server 2019 e 2022.

  • Hyper-V supporta in modo stabile la virtualizzazione nidificata sui processori AMD EPYC e introduce miglioramenti nella live migration e nell’integrazione vTPM. L’integrazione vTPM (virtual Trusted Platform Module) è una versione virtuale di un chip TPM fisico, integrata in una macchina virtuale (VM).

  • Active Directory Domain Services (AD DS) presenta un nuovo livello funzionale in cui la firma LDAP è abilitata per impostazione predefinita e sono stati rimossi vecchi metodi di crittografia come RC4.

  • SMB over QUIC è completamente integrato per un accesso sicuro ai file tramite UDP, ideale per ambienti edge o scenari BYOD.


Cosa dicono le prime esperienze sulla stabilità?

Dalla release commerciale di Windows Server 2025, professionisti IT, laboratori di test e fornitori di servizi gestiti hanno testato il software in diversi ambienti. La conclusione generale è che Windows Server 2025 funziona in modo stabile in molti scenari ed è adatto agli ambienti di produzione, a condizione che sia configurato e distribuito correttamente. Tuttavia, non mancano voci critiche, in particolare da amministratori su piattaforme come Reddit.

Esperienze positive

Ruoli principali stabili negli ambienti di test
Ruoli principali come Active Directory, DHCP, DNS e File Services funzionano senza problemi sia on-premise che in ambienti ibridi. Un utente in r/sysadmin conferma:

“Been testing it in my lab enough, no issues so far … if you’re talking about just AD and a few other normal things, it should be fine.”

Questa citazione illustra come i componenti di infrastruttura di base funzionino senza problemi significativi negli ambienti di laboratorio.

Consiglio: restare su 2022 se l’ambiente lo richiede
Alcuni utenti consigliano di continuare a usare Windows Server 2022 con possibilità di downgrade, a meno che l’ambiente non sia pronto per il 2025:

“Don’t have to actually run 2025 if your environment isn’t ready … install 2022 with downgrade rights.”

Fonte: Reddit - r/sysadmin

Cosa funziona in modo stabile?

  • Active Directory, DNS, DHCP e File Services
    Funzionano in modo affidabile in ambienti semplici o di test, come confermato dagli utenti su Reddit.

  • Storage Spaces Direct (S2D)
    Mostra una migliore velocità di failover e una robusta ridistribuzione dei volumi grazie ad algoritmi di clustering perfezionati e un rilevamento della salute più rapido tramite Cluster Shared Volumes (CSV).
    Cluster Shared Volumes (CSV) è una tecnologia Microsoft progettata per l’uso in ambienti di failover clustering di Windows Server. CSV consente a più nodi in un cluster di accedere simultaneamente allo stesso volume NTFS o ReFS, elemento cruciale per applicazioni come Hyper-V e Storage Spaces Direct (S2D). Ci sono test attivi nei laboratori. Vedi Microsoft Learn – Storage Spaces Direct e discussioni su Reddit - r/homelab.

  • Hyper-V e virtualizzazione nidificata
    Funziona in modo efficiente con un basso overhead. La virtualizzazione nidificata su AMD EPYC e Intel Xeon è stabile, anche in scenari con vTPM e VM protette. Vedi ad esempio r/HyperV e r/sysadmin.

  • PowerShell 7.4
    Supporta l'automazione con compatibilità retroattiva per gli script 5.1. L’integrazione di PSReadLine aumenta la produttività degli script.

Dove si trovano ancora i rischi?

Sebbene la stabilità sia generalmente buona, alcuni utenti segnalano problemi persistenti:

  • Profilo di rete errato sui domain controller

“I have two pairs of domain controllers I’ve just migrated from 2022 to 2025 and they identify the network incorrectly as Public.”

Fonte: Reddit

  • Problemi con la funzionalità dei domain controller

“Server 2025 is hot, bug-infested garbage … causes all the networks to be detected as ‘Public’ and activates firewall rules that effectively break the ability to act as a domain controller.”

Fonte: Reddit

  • Problemi con gli aggiornamenti tramite WSUS e Windows Update

“... CU for Windows Server 2025 will install as scheduled and then show a status of ‘pending restart’. The remaining updates ... never actually begin installing.”

Fonte: Reddit e Microsoft Learn

Questi segnali indicano che è necessaria cautela nell’implementazione in ambienti di produzione critici. Gli amministratori IT consigliano di restare su Windows Server 2022 per i ruoli essenziali oppure di adottare un approccio ibrido graduale.

Prestazioni e affidabilità

Oltre alla stabilità, anche le prestazioni di Windows Server 2025 sono state valutate positivamente. I benchmark mostrano miglioramenti nella throughput IO e nelle prestazioni di rete rispetto a Server 2022. In particolare, l’uso di RDMA, SMB Direct e NIC teaming consente latenze più basse e maggiore larghezza di banda.

Nelle configurazioni con adattatori Mellanox e supporto per DCB (Data Center Bridging), le prestazioni sono ottimizzate.
DCB è uno standard di rete progettato per rendere Ethernet adatto al traffico intensivo dei data center, come lo storage, la virtualizzazione e il traffico di cluster.

L’integrazione con Windows Admin Center è generalmente stabile, a condizione che si utilizzino le versioni più recenti e un modello di certificato affidabile. Anche l’integrazione con Azure Arc offre un’esperienza di gestione coerente per i carichi di lavoro ibridi.
Fonte: Microsoft Docs – Windows Server 2025 Performance and Networking Improvements

Ci sono punti di attenzione per gli specialisti IT?

Sebbene Windows Server 2025 sia stabile e performante, ci sono alcuni aspetti tecnici importanti da considerare nella distribuzione in produzione:

  • Driver NIC: Non tutte le schede di rete più vecchie, come le serie Intel PRO/1000 e i350, funzionano in modo ottimale sotto carichi elevati. Si consiglia l’uso di driver certificati WHQL per il 2025 per evitare instabilità.

  • Monitoraggio: Gli strumenti che utilizzano SNMPv2 talvolta restituiscono dati incompleti o generano time-out. È consigliato il passaggio a SNMPv3 o WMI per piattaforme di monitoraggio moderne come PRTG o Zabbix.

  • Percorso di aggiornamento: Gli aggiornamenti in-place da Windows Server 2012 R2 o versioni precedenti non sono supportati. Le migrazioni richiedono un’installazione pulita e una possibile riconfigurazione di GPO e script.

  • Certificati: I certificati autofirmati usati nella gestione tramite Windows Admin Center possono causare problemi di connessione. Utilizzare certificati firmati da CA per connessioni più stabili e una migliore compatibilità, anche con integrazioni Azure.

Microsoft fornisce aggiornamenti e documentazione regolari per affrontare questi punti critici. Per gli amministratori di sistema esperti, queste limitazioni sono generalmente gestibili.

Conclusione

Windows Server 2025 è pronto per un’implementazione controllata in ambienti di produzione. Le prestazioni sono dimostrabilmente migliorate, la sicurezza è rafforzata (grazie anche a Secured-Core Server 2.0) e le funzionalità principali operano come previsto. Le installazioni basate sui ruoli, le integrazioni ibride e l’automazione tramite PowerShell o Desired State Configuration (DSC) sono stabili.

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Il nostro consiglio: implementazione graduale. Iniziate con carichi di lavoro meno critici, monitorate attentamente le prestazioni, i comportamenti di aggiornamento e il logging. Testate accuratamente script, GPO e applicazioni in un ambiente di test separato.


Perché migrare ora?

Windows Server 2025 è progettato per infrastrutture IT moderne:

  • Supporto per hybrid cloud ed edge computing

  • Miglior gestione dell’identità tramite integrazione con Azure Arc

  • Sicurezza estesa contro exploit del firmware

  • Maggiore scalabilità nella virtualizzazione con Hyper-V e Storage Spaces Direct

Migrando ora, si beneficia subito di questi vantaggi, evitando investimenti in tecnologie obsolete.

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